Strade Bianche 2025, Jan Tratnik realista: “Sappiamo che Pogačar volerà. Speriamo di riuscire a prenderlo nel finale e lottare per la vittoria”
Jan Tratnik spiega la tattica della Red Bull Bora – Hansgrohe per la Strade Bianche 2025. Il corridore sloveno ha già preso il via alla corsa senese quattro volte, ma è il primo anno con la maglia della nuova squadra, nella quale avrà un ruolo chiave di supporto ai corridori più giovani, insieme a Gianni Moscon, ma potrà avere lo spazio per provare a fare anche la sua corsa. La squadra tedesca punta a fare una buona gara e ottenere il miglior risultato possibile, anche se il corridore su cui puntava di più, Maxim Van Gils, terzo alla scorsa edizione, è assente, per malattia. In sua assenza, la compagine tedesca dovrà adottare una tattica di gara intelligente e lo sloveno proverà sicuramente a dire la sua sui settori sterrati della corsa.
“L’obiettivo è fare il miglior risultato possibile – spiega inizialmente ridendo ai nostri microfoni alla partenza – Il percorso della gara è così duro che, prima di tutto, bisogna essere in buona posizione a 70 chilometri dall’arrivo, quando inizia una sequenza di sterrati piuttosto lunghi. Lì ci sarà sicuramente selezione naturale e se non si è davanti, in una buona posizione, la gara diventerà più dura e bisognerà recuperare terreno”.
Non basterà, naturalmente, essere davanti al gruppo, però: “Da lì, è ancora lunga la strada fino al traguardo ed è difficile pianificare la tattica di gara in questa corsa. Prima di tutto abbiamo bisogno di fortuna e bisogna correre davanti. Poi, nel finale dipenderà da quanti siamo rimasti”. Ovviamente, poi bisognerà fare i conti con Tadej Pogačar: “Sappiamo che volerà. Speriamo che tutti insieme contro di lui possiamo riuscire a prenderlo nel finale e lottare per la vittoria”.
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